mercoledì 5 dicembre 2007

La necessità di sapere e conoscere

I processi scomparsi by Antonio Di Pietro
Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di Why Not e di Unipol non parla più nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare.




Ho aderito all'iniziativa di Beppe Grillo mandando questo messaggio.

Verso l'operato della magistratura nutro stima e rispetto; purtroppo però la situazione politica fa si che le decisioni prese non siano del tutto limpide e trasparenti ai cittadini. D'altronde, quando il cittadino ha delegato e ha riposto la sua fiducia negli organi istituzionali preposti, purtroppo il risultato ottenuto è stato molto (troppo) spesso tutt'altro che positivo. Non sono più disposto a compiere nessun atto di fede nei confronti di alcuna istituzione. Voglio conoscere, sapere e farmi la mia idea in modo da valutare personalmente il comportamento dei protagonisti. Naturalmente chi ha agito in modo ineccepibile, nell'interesse dei cittadini, non dovrebbe aver niente di cui temere.

E aggiungo...

Ho bisogno di trasparenza; c'è bisogno di tanta e vera informazione.
Quando ci si rende conto che gli atti di fede si sono rivelati controproducenti, non è che un cittadino sostituisca l'oggetto di fede che si è rivelato controproducente con un altro, nella speranza che sia meritevole della fiducia accordata; al contrario, per come la vedo giustamente io, non è più disposto a concederla.
Quindi sbagliano quelli che pensano che una faccia nuova, magari anche pulita, possa far riacquistare al sistema, la stima e la fiducia da parte dei cittadini senza cambiare le regole di base. La stima la si riacquista solo spogliandosi, solo cambiando le regole in modo che rendano trasparente l'operato.
E a mio avviso sbagliano anche quelli che intendono di compiere atti di fede nei confronti di Beppe Grillo, Marco Travaglio, Antonio Di Pietro...
Sicuramente sono persone che in questo momento godono ti tutta la mia stima e il mio appoggio, ma in base a quanto appena detto, questo appoggio non è dato in modo incondizionato.

mercoledì 24 ottobre 2007

Avocazione delle funzioni del Ministro Guardasigilli

Sul caso De Magistris se ne sono sentite tante.

Grazie all'Associazione Rita Atria, vorrei sottolineare il seguente passaggio, che si trova all'interno dell'Appello per la Giustizia e la Legalita' in solidarieta' al PM De Magistris e a tutti i magistrati Liberi di cui sono promotori.
[...]
Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento di incompatibilita’ si basa sulla affermata necessita’ di garantire la serenita’ ed equita’ delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inserito tra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale era stato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlato alle modalita’ dell’inchiesta.

In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e’ giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che il Presidente del Consiglio avochi a se’, per eventualmente assegnarle ad altro ministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardasigilli, sollevando l’On. Mastella dall’incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lo stesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura di Catanzaro.
[...]

domenica 21 ottobre 2007

Emergenza Democratica

Errata corrige: Ops, errore, non era Labyrinth ma The Neverending Story (La Storia Infinita)

Ci troviamo in un vera e propria emergenza democratica a causa dei gravi accadimenti di questi giorni.

Da prima il bavaglio sull'informazione, ripreso anche nei miei precedenti post, e adesso il susseguirsi di eventi relativi alle inchieste del PM De Magistris.

Il controllo dei mezzi di informazione è già stato abbondantemente raggiunto da tempo (vedi anche qui, qui).
Il problema però è che ai mass-media tradizionali: radio, tv e giornali, da poco tempo si è affiancato un nuovo mezzo potentissimo, che è internet, che consente di dare voce a chiunque, e quindi l'esigenza di disciplinare anche quello!
Da notare che senza internet sarebbe stato molto più complicato (per non dire improbabile se non addirittura impossibile) organizzare il V-day e nemmeno tutte le altre iniziative (ad es. le petizioni online) che hanno consentito ai cittadini di manifestare il proprio pensiero.
Naturalmente ha tutto ciò ha scatenato un putiferio di reazioni e opinioni.

Il controllo della magistratura, beh, questo è quello che effettivamente sta succedendo in questi giorni. Lo Stato compatto (senza distinzioni di partito e di schieramenti) si tutela dalle inchieste scomode di un magistrato. Nessuna difesa del magistrato da parte della politica ma solo da parte dei cittadini! Questo non sorprende; la magistratura è stata presentata come il male del paese da anni, anzi a me sorprende moltissimo che, noi cittadini, non siamo stati capaci di "berci" anche questa!

Ho appena scoperto che il video di Marco Travaglio ad AnnoZero che legge la lettera di Licio Gelli è stato rimosso da YouTube, era particolarmente adatto alla situazione...la nostra pseudo democrazia (il significato delle parole ci hanno insegnato che lo si può rendere relativo) sta via via divorando le zone in cui ancora sopravvive... sembra di vivere in prima persona la scena de La Storia Infinita (The Neverending Story) dove il "Nulla" costantemente avanzava a divorare tutto.



Amarezza...

Precariato


cocopro 2
Originally uploaded by antoblu sight
Se il precariato da questi grandi benefici, così come ci viene continuamente ricordato:

- lavoratori più dinamici
- più stimolati
- più reattivi
- più all'erta
- più in sintonia con il mercato
....

ne vien da sé che è anche lo strumento corretto da adottare in parlamento.

(Senatore) Gustavo Selva

Attreverso Mastellatiodio meglio non dimenticare fatti e promesse:



...il fatto era stato ripreso in seguito e Selva aveva dichiarato che per il buon nome di Palazzo Madama si sarebbe dimesso dalla carica di Senatore.
Promessa tutt'ora disattesa!

venerdì 19 ottobre 2007

Bavaglio all'Informazione & Incompetenti...

C'è sempre qualcuno che ci prova...[Punto Informatico]: Internet Tax!

Quello che voglio sottolineare dall'articolo su Punto Informatico è il commento di Paolo De Andreis.

Condivido le sue considerazioni in merito al fatto che molto probabilmente il provvedimento verrà corretto (non oso immaginare cosa accadrebbe altrimenti...) ma quello che sopratutto rende fastidioso e insopportabile è la totale assenza di "responsabilità" di fronte agli atti che si compiono.
[...] In un solo giorno vengono condensati i risultati di fallimenti plateali e costosi, sia in termini economici che di libertà individuali, nati dalla ostinata ignoranza di chi alberga nella stanza dei bottoni, ignoranza almeno riguardo alle cose della rete, volendoci limitare a quelle. [...]

Chi ha avuto la geniale pensata di questo provvedimento? Quali sono i nomi e cognomi delle persone che hanno redatto questo provvedimento? Domani, queste stesse persone, si metteranno a lavorare su un altro provvedimento, magari con gli stessi risultati?

[...] Chi è riuscito a scrivere quegli obbrobri non dovrà ammettere il proprio errore, né sarà chiamato a risponderne. Il Consiglio dei ministri che ha letto e approvato quel testo non verrà certo messo in croce per l'irresponsabilità dimostrata e l'allarme inutilmente causato. Nessuno dirà nulla a quegli esponenti governativi che parlano di riforma eccellente. [...]

Ecco, sono meno pessimista rispetto quest'ultimo commento: i tempi sono maturi e stanno portando dei forti cambiamenti, e quindi non sono così convinto che si andrà avanti ancora per molto con questo mito della mancanza di responsabilità (o di paternità) nei confronti degli atti di cui ognuno si fa promotore.

Anche il Blog di Beppe Grillo ne parla :La legge Levi-Prodi e la fine della Rete, invitando a far sapere la nostra opinione a Ricardo Franco Levi, inviandogli una mail: levi_r@camera.it

giovedì 18 ottobre 2007

Rifiuti e Incenerimento

Ho assistito alla conferenza di Stefano Montanari e Federico Valerio sul problema dei rifiuti e del loro smaltimento.
Dopo la loro esposizione la discussione si è concentrata sulla situazione locale e sulla questione dell'inceneritore di Cà del Bue a Verona.

Riporto per punti sintetizzando, e quindi inevitabilmente risultando troppo approssimativo... ma c'è tutto il materiale in rete per l'approfondimento. L'obiettivo è quello di poter riportare gli elementi fondamentali, giusto da rendere l'idea dell'argomento in breve. Inoltre non ho le competenze per affrontarlo in modo più preciso e non escludo nemmeno, che nonostante la mia buona volontà, ci possa essere qualche "fraintendimento" o "malinteso" in questa materia sicuramente molto tecnica.

Sintesi intervento Dott. Montanari (alcuni video sull'argomento):
  • le particelle di materia inorganica e non biocompatibile più' sono piccole (nanoparticelle) più sono dannose per l'uomo. Arrivano a penetrare fino nel nucleo delle cellule danneggiando la stessa informazione contenuta nel DNA. La cellula non riesce ad attivare il sistema di protezione che prevede la propria eliminazione, pertanto diventa una cellula che fa riprodurre cellule con informazione corrotta.
  • anche alcuni fenomeni naturali hanno come esito quello di produrre particelle micro e nano, ma è soprattutto l'attività dell'uomo che ne produce in quantità maggiore e soprattutto produce quelle di sostanze maggiormente nocive.
  • l'operazione di innalzamento della temperatura, fino a portare a bruciare il materiale, è un'operazione che produce nanoparticelle. Quindi gli inceneritori producono nano e micro particolato, della peggior specie, in quanto contiene miscelato materiale estremamente vario. Non esistono filtri in grado di trattenere questo materiale cosi' piccolo, e poi, come verrebbero a loro volta smaltiti questi filtri?
  • bruciare il materiale non significa eliminarlo, perché come ben si sa, per la legge della conservazione della massa, il materiale viene semplicemente trasformato, quindi in parte si volatilizza e in parte resta come ceneri di residuato della combustione.
  • per poter "incenerire" i rifiuti è necessario impiegare dell'altro materiale che ne raddoppia quasi la quantità.

Sintesi intervento Dott. Valerio:
  • la regola di base è quella di ridurre, riusare e riciclare i rifiuti. L'obiettivo è quello di arrivare ai rifiuti a zero, nel senso che si riesca ad instaurare un circolo virtuoso per cui tutto rientra nel meccanismo per il recupero e riutilizzo del materiale, o in altre parole, non c'è niente che venga prodotto e che terminato l'utilizzo non si sia in grado di trattare opportunamente per essere nuovamente riutilizzato.
  • allo stato delle cose, la strada da percorrere per andare nella direzione dei rifiuti a zero è necessariamente quella della raccolta differenziata. Dati statistici su base mondiale, evidenziano che i migliori risultati di differenziazione, li si hanno con la raccolta porta a porta.
  • l'analisi dei rifiuti mostra che mediamente i rifiuti prodotti dalle abitazioni hanno un certo tipo di composizione tale per cui, la maggior parte si compone di "materiale umido" da cui si può ottenere concime, mentre il restante può essere trattato con batteri aerobici e anaerobici in grado di biostabilizzare il materiale (in cui è presente una percentuale non indifferente di ferro e vetro). Quest'ultima parte è quella che al momento non trova una soluzione palesemente migliore di altre. Tant'è che tra le varie possibilità di ulteriori trattamenti, c'è anche l'ipotesi di stoccare il materiale biostabilizzato, per essere "ritrattato" in futuro quando ci saranno conoscenze e tecnologie migliori.
L'orientamento del comune di Verona, come riportato nel corso dell'intervento del tecnico nominato dal Comune Ing. Cingolini, è quello di impiegare la "parte secca" residuale come combustibile per l'incenerimento al fine di produrre energia.
Energia che altrimenti dovrebbe comunque essere acquistata e che sarebbe prodotta da centrali ad olii pesanti o centrali a carbone, quindi contribuendo comunque alla produzione di inquinamento.

A fronte di questa osservazione le risposte sono state:
  • Montanari: il confronto tra l'inquinamento prodotto dalle centrali a carbone o olii pensanti con l'inquinamento prodotto dall'incenerimento non è paragonabile: l'incenerimento è ben peggiore ed estremamente dannoso per l'uomo.
  • Montanari: il rapporto economico tra costo di incenerimento e ricavi dati dalla produzione di energia è sempre in perdita, quindi non risulta essere mai vantaggioso.
  • Valerio: i costi di gestione di in inceneritore diminuiscono a fronte dell'innalzamento della quantità di materiale trattato. La quantità di "materiale secco" residuale destinato all'incenerimento risulta troppo scarso per ammortizzare gli elevati costi di gestione, quindi per assurdo si andrebbe a ricercare/raccogliere altro materiale da incenerire.
  • Valerio: il "materiale secco" destinato all'incenerimento ha una percentuale non indifferente di vetro e ferro che non producono benefici al fine di produrre energia, quindi risulta evidente che è meglio trattare tali materiali in modo diverso.
  • Valerio: come risultato dell'incenerimento, vi sono delle ceneri residuali che non venendo "bruciate" e quindi devono essere stoccate. Uno buon sistema di trattamento della "parte secca", a fronte di un buon sistema di raccolta differenziata, produce la stessa quantità di materiale biostabilizzato da stoccare, quindi meglio immagazzinare quest'ultimo piuttosto che le ceneri residuali dell'incenerimento.
Per approfondimenti:

venerdì 12 ottobre 2007

Wi-max - procedura assegnazione frequenze

Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha presentato in data 11 ottobre la procedura di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze “WiMax” nella banda 3.4-3.6 GHz (banda 3.5 GHz).

C'è scetticismo e poco entusiamo in rete, stranamente, in quanto è da molto che si attendevano passi in avanti. Ho letto alcune considerazioni e come intuibile lasciano perplessi sulla bontà del bando. Trovate informazioni qui e qui.

Le aspettative che avevo per il wi-max erano che potessi avere una connessione a banda larga pressoché ovunque, in grado di reggere anche la connettività a fronte dello spostamento del dispositivo (come avviene per GSM, GPRS, UMTS) e il tutto ad un costo molto contenuto (significativamente più basso delle attuali tariffe degli operatori mobili).

Questo però significherebbe spazzare via in un sol colpo il mercato della tv digitale terrestre e della telefonia mobile.

Solo a pensare agli interessi che ci stanno dietro, e a quanto riescono ad avere un'influenza politica, posso dedurre che il desiderio resterà solamente un sogno e che il nuovo mercato, quando ci sarà (perché a mio avviso sicuramente ci sarà), avrà assicurato agli attuali titolari di interessi, di aver completato la migrazione per il mantenimento degli interessi nel nuovo mercato, con i soliti svantaggi di costi per tutti noi.

L'utopia che le pubbliche amministrazioni potessero fornire il servizio di connettività ai propri cittadini, come avviene per l'acqua (ah, no, non più neanche quella!), fa capire che il cittadino i suoi interessi deve curarseli da solo.

Nella mia ignoranza poi, non riesco a trovare una spiegazione del perfido meccanismo per cui:
  • lo stato assegnando le concessioni l'uso, di un bene pubblico e redditizio, ad un'azienda privata, si fa pagare a caro prezzo le concessioni, il che implica che l'azienda necessiterà di recuperare i costi dai fruitori del servizio (i cittadini), ammortizzandoli in svariati anni ma procurandosi anche interessi, potenzialmente, notevoli (magari non proporzionati al costo della concessione). Cosa ne fa lo stato dei soldi incassati? Per sua funzione li usa a favore dei cittadini.
ma allora non sarebbe meglio che:
  • lo stato assegnasse le concessioni a prezzi bassi, ma con bandi che abbiano garanzie e vincoli forti, ad esempio stabilendo il costo del servizio da far pagare al fruitore, creando sempre un mercato in concorrenza tra i concessionari. Forse saremmo tutti più contenti e il tutto sarebbe fatto in modo più trasparente.
La scelta della prima soluzione implica una tutela del cittadino alla costituzione di lobby, la seconda non suona così bene per il mercato libero e capitalista. Bah, fatto sta che la scelta di una o dell'altra, alla fine l'interesse che non viene tutelato è quello del cittadino.

lunedì 8 ottobre 2007

Connettività wi-fi globale

Grazie a questa segnalazione, sono venuto a conoscere l'iniziativa per coprire completamente il Regno Unito con il wi-fi. E questo grazie soprattutto al contributo di tutti utenti che metterebbero a disposizione la propria connessione wi-fi, aprendola a tutti.

Il solo pensiero sembra un'utopia, immaginarsi di girare con un telefono, o un qualsiasi altro dispositivo wi-fi, mantenendo la propria connettività alla rete sarebbe una cosa fantastica. Soprattutto perché si riuscirebbe contemporaneamente ad eliminare la necessità dei dispositivi GSM e UMTS... con tutti i loro enormi costi!

Infatti chissà perché tutto ciò va avanti a rilento? Chissà perché non si riesce a trovare una soluzione valida per il wi-max? Che ci siano delle "lobby", tanto combattute (a suo dire) da Bersani, che facciano ostruzionismo? Che il governo badi più ai loro interessi che a quelli del cittadino?

Solo 2 domande/considerazioni:
  • Digitale Terrestre: se tutti i soldi investiti (da Gasparri) nel rimborsare una quota consistente per l'acquisto dei decoder del digitale terrestre fossero stati investiti per l'installazione di access point pubblici? Magari adesso avremmo la connettività globale e anche la televisione digitale!
  • Sono favorevole a mettere a disposizione la mia connessione wi-fi a tutti, ma penso ci sia un ostacolo di tipo giuridico: che succede se dovesse essere utilizzata per compiere azioni illegali? La legge prevede che sia chiamato in causa anche chi fornisce la connessione?
Date anche voi il vostro aiuto alla campagna sulla connettività con fibra ottica.

domenica 7 ottobre 2007

Free Burma

FREE BURMA

Free Burma!

Trovi informazioni sulla campagna qui: http://www.free-burma.org/

Riduzione dei costi della Politica vs Efficacia ed Efficienza

La riduzione dei costi della politica è uno dei temi del giorno, e che trova il favore di tutti i soggetti e schieramenti politici.

Chiaramente trova anche il mio accordo, ma la considerazione più importante e corretta, a mio avviso, è quella che ho sentito durante la diretta dell'incontro Nazionale dell'Italia dei Valori a Vasto, che, per come l'ho recepita dice sostanzialmente così: se si riducesse del 50% il costo del funzionamento e dei servizi della macchina pubblica, ma se la rimanente spesa non venisse comunque recepita come proficua, produttiva, efficace ed efficiente... sarebbe uno sforzo inutile.

Quindi quello che penso è che invece della riduzione dei costi, si dovrebbe parlare di indicatori di efficacia ed efficienza, di indicatori che comunichino quanto costa una struttura amministrativa a fronte di quali benefici offre, indicatori che dicano quanto efficacemente una spesa raggiunge il suo obiettivo e quanto efficientemente è gestito un ufficio, inoltre si dovrebbero pubblicare in modo trasparente i bilanci e le indicazioni di spesa.

Partendo dagli enti locali, dai nostri comuni, quante volte abbiamo avuto la sensazione che i soldi siano stati investiti in progetti, magari anche con finalità meritevoli, ma poco incisivi per l'obiettivo. Quanti investimenti sono andati sperperati per fornire servizi di scarsa utilità o in maniera poco efficace e anche poco efficiente.

Nel privato tutto questo avviene, nel pubblico si è sempre detto, che lavora secondo altri criteri. Sono d'accordo, è corretto il servizio pubblico assicuri dei servizi indispensabili anche quando questi sono in perdita. Ma non è assolutamente vero che non lo si debba fare in modo efficiente.

Americani a Baghdad

Grazie a questo articolo, volevo segnalarvi la visione di questo video.



Come potete vedere su YouTube, questo video ha scatenato diversi commenti e video di risposta.

sabato 6 ottobre 2007

Segnalazioni Video

In questo video Beppe Grillo intervistato parla del v-day:



In questo video Marco Travaglio ad Anno Zero espone i risultati dell'indulto:



In questo video Marco Travaglio ad Anno Zero legge lettera di Licio Gelli:

Acquisto di nuovi Computer & Software

E' una cosa veramente seccante che l'acquisto di un nuovo PC ti vincoli anche ad acquistare il sistema operativo della Microsoft, oltre ad altro software di cui si pagano le licenze ma che se ne potrebbe fare benissimo a meno.

Però qualcosa sembra che stia cambiando, e soprattutto è possibile chiedere il rimborso per quanto acquistato e non desiderato. La cifra non è banale, su un portatile del valore di 599 euro c'è chi è riuscito ad ottenere un rimborso di ben 312 euro!

Leggetevi qui l'articolo che ne parla più approfonditamente.

Vi segnalo inoltre l'ottimo stato di salute del progetto OpenOffice per la realizzazione open source, dei tool Office, ne ha parlato anche Jonathan Schwartz (CEO di sun) nel suo blog.

giovedì 12 luglio 2007

Proposta di legge di iniziativa popolare

Grillo attraverso l'iniziativa V-day presenta una richiesta per una proposta di legge d'iniziativa popolare.

Questo è il video di propaganda:



L'iniziativa mi piace molto è trova il mio appoggio perché:
  1. Si basa solo su 3 punti, chiari, semplici e di fortissimo impatto
  2. Convoglia in un'azione concreta espressioni di malcontento che sono in continuo aumento
  3. E a mio avviso altrettanto importante, agisce all'interno del sistema, seguendo le regole del sistema. E' un segnale di rispetto delle regole; rispetto che purtroppo manca a troppi.
Riporto i 3 punti cardine su cui si basa l'iniziativa.
I tre punti della proposta sono:

1- NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI. No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.

2- DUE LEGISLATURE. No ai parlamentari di professione da 20 e 30 anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.

3- ELEZIONE DIRETTA. No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

Naturalmente, non ci si deve nemmeno illudere che l'iniziativa arrivi a produrre subito i suoi frutti, e chi si muoverà attivamente per dare il proprio appoggio a questa iniziativa deve tenerlo ben presente, onde evitare di passare dal grande entusiasmo iniziale ad un veloce scoramento.

mercoledì 11 luglio 2007

Piero Ricca vs Emilio Fede

Come segnalato sul blog di Beppe Grillo, il sito di Piero Ricca è stato posto sotto sequestro preventivo.

I motivi come ha spiegato in un suo commento sono:
"Sono Piero Ricca.
CARI AMICI, NON POSSO AGGIORNARE IL BLOG. Mi è stato chiuso con atto della procura di Roma, un “sequestro preventivo” notificatomi alle 14,00 di oggi da due agenti della guardia di finanza del “nucleo speciale contro le frodi telematiche”, venuti da Roma. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la famosa contestazione al circolo della stampa. Con il medesimo provedimento hanno cancellato un mio post relativo alla vicenda Fede e i commenti in calce. Non hanno potuto, per motivi tecnici, togliere il video da youtube.
Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro. Intanto posso solo scrivere queste righe in questa sede. Fra poco manderò un comunicato ai siti amici, e vi chiedo fin d’ora di farlo girare.
Con Fede ce la vedremo in tribunale, magari davanti a uno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo datore di lavoro.
E continueremo a criticare lui e i suoi simili sulla pubblica piazza, in nuove manifestazioni di dissenso.
Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici di Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.
Grazie a tutti." A presto, Piero.


E qui riporto un estratto del commento postato da Piero Ricca sul suo blog, prima del definitivo sequestro, dove viene indicato anche il video dell'episodio:
[...]

E mi riservo di querelare a mia volta il signor Fede. Ricordo infatti che la contestazione ebbe come antefatto una mia domanda (sul caso Europa 7 e le frequenze abusivamente occupate da Rete 4), alla quale il direttore del tg4 rispose dandomi dell’ “imbecille”. Per non parlare dello sputo che mi indirizzò nell’androne del circolo della stampa, come testimonia il video reperibile all’indirizzo

http://www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7es

Con il querelante ci confronteremo dunque in tribunale, magari davanti a qualcuno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo adorato datore di lavoro.

[...]

Giustizia per Federico Aldrovandi

Blog Federico Aldrovandi
La giustizia e lo stato di diritto che vorremmo aiutare a costituire in Afghanistan, ha bisogno di essere salvaguardato costantemente in Italia, ogni giorno.

La storia di Federico Aldrovandi l'ho conosciuta attraverso il blog appositamente creato dai suoi genitori e amici, che fortunatamente ha suscitato un grande movimento su internet che si è sviluppato attorno.

Verità e giustizia, perché quello che vorremmo insegnare agli altri non sia solo un esercizio teorico.

Andreotti e il significato della sua sentenza

Grazie al blog di Piero Ricca e in particolare nella sezione video, ho trovato il filmato che riporto di seguito in cui ci sono anche gli interventi del magistrato Gian Carlo Caselli e del giornalista Marco Travaglio.

Naturalmente si possono esprimere giudizi in merito alla sentenza, ma non si può certo interpretare liberamente quello che dice.


mercoledì 4 luglio 2007

Conferenza internazionale sullo stato di diritto e i diritti umani in Afghanistan

Si è conclusa ieri a Roma la conferenza fortemente voluta da D'Alema perchè il problema dell'Afghanistan non è solo Militare e di sicurezza ma è anche quello di dare ai cittadini Afghani le certezze che consentono il progressivo miglioramento delle condizioni di vita del paese.

L'obiettivo è quello della creazione di uno stato di diritto in Afghanistan, e nella conferenza finale D'Alema ha riferito che i nostri tecnici di diritto hanno collaborato con gli Afghani per dare indicazioni su come ottenere questo obiettivo.

Non trovate che sia paradossale il fatto che siano i tecnici italiani che danno indicazioni per la creazione di uno stato di diritto, dove (tralasciando il grave problema dei condannati che ci governano) i problemi della nostra macchina giudiziaria fanno sì, che per noi cittadini, non vi sia certezza nell'applicazione del diritto!
Non scordiamoci inoltre che i nostri rappresentanti al governo e parlamento hanno spesso dipinto i nostri amministratori della giustizia come deviati e di parte, quindi adesso diventare degli insegnanti...

Mi è piaciuta la lettura di
"A un cittadino che non crede nella giustizia" di Gian Carlo Caselli e Livio Pepino.

lunedì 11 giugno 2007

Kiva: per finanziare progetti di sviluppo

Alcuni mesi fa ho letto il libro Il banchiere dei poveri di Muhammad Yunus, a cui è stato assegnato anche il premio Nobel per la pace del 2006.
Nel libro viene presentata la storia della Grameen Bank, di cui Muhammad Yunus è fondatore, e che opera seguendo l'indirizzo delle teorie economiche del suo fondatore, illustrate nel anch'esse nel libro.
Teorie economiche di tipo capitalistico, dove c'è un'attenzione al povero e al bisognoso, ma dove non viene applicato alcun meccanismo di tipo caritatevole. Infatti l'obiettivo perseguito e raggiunto è quello della creazione di un sistema che produca profitto, che sia in attivo, e che quindi sia destinato a perdurare.

Tutto ciò l'ho trovato particolarmente entusiasmante, è stata infatti una felice sorpresa scoprire un'applicazione delle teorie di tipo capitalistico, che aiutino i più poveri a risollevarsi dalla propria situazione; mentre solitamente si trovano applicazioni che provocano l'aumento del divario tra ricchi e poveri.

Una felicità ancor maggiore però, l'ho trovata nel scoprire chi è riuscito a creare su Internet un canale di comunicazione che consenta di mettere direttamente in comunicazione le persone che hanno disponibilità economica, con i bisognosi che hanno intrapreso dei progetti per il miglioramento della propria situazione. Questo canale di comunicazione è KIVA.
Grazie è questo strumento è possibile finanziare (nota bene, che si tratta di prestiti e non di donazioni) dei progetti specifici, seguendone tutto il loro evolversi.

Se sei sensibile a questi temi, ti consiglio anche la lettura di Korogocho di Padre Alex Zanotelli.

sabato 9 giugno 2007

Google Maps Street View

Stamattina ho dato un'occhiata al nuovo servizio di Google Maps: street view devo dire fa un certo effetto poter visitare luoghi e posti particolari che abbiamo incontrato nel nostro passato.

Ad esempio un hotel dove sono stato:

venerdì 8 giugno 2007

Ecco qui l'nizio...

Ecco qui l'inizio di quest'avventura...forse un po' in ritardo...ma sempre meglio che mai! :-)