mercoledì 24 ottobre 2007

Avocazione delle funzioni del Ministro Guardasigilli

Sul caso De Magistris se ne sono sentite tante.

Grazie all'Associazione Rita Atria, vorrei sottolineare il seguente passaggio, che si trova all'interno dell'Appello per la Giustizia e la Legalita' in solidarieta' al PM De Magistris e a tutti i magistrati Liberi di cui sono promotori.
[...]
Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento di incompatibilita’ si basa sulla affermata necessita’ di garantire la serenita’ ed equita’ delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inserito tra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale era stato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlato alle modalita’ dell’inchiesta.

In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e’ giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che il Presidente del Consiglio avochi a se’, per eventualmente assegnarle ad altro ministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardasigilli, sollevando l’On. Mastella dall’incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lo stesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura di Catanzaro.
[...]

domenica 21 ottobre 2007

Emergenza Democratica

Errata corrige: Ops, errore, non era Labyrinth ma The Neverending Story (La Storia Infinita)

Ci troviamo in un vera e propria emergenza democratica a causa dei gravi accadimenti di questi giorni.

Da prima il bavaglio sull'informazione, ripreso anche nei miei precedenti post, e adesso il susseguirsi di eventi relativi alle inchieste del PM De Magistris.

Il controllo dei mezzi di informazione è già stato abbondantemente raggiunto da tempo (vedi anche qui, qui).
Il problema però è che ai mass-media tradizionali: radio, tv e giornali, da poco tempo si è affiancato un nuovo mezzo potentissimo, che è internet, che consente di dare voce a chiunque, e quindi l'esigenza di disciplinare anche quello!
Da notare che senza internet sarebbe stato molto più complicato (per non dire improbabile se non addirittura impossibile) organizzare il V-day e nemmeno tutte le altre iniziative (ad es. le petizioni online) che hanno consentito ai cittadini di manifestare il proprio pensiero.
Naturalmente ha tutto ciò ha scatenato un putiferio di reazioni e opinioni.

Il controllo della magistratura, beh, questo è quello che effettivamente sta succedendo in questi giorni. Lo Stato compatto (senza distinzioni di partito e di schieramenti) si tutela dalle inchieste scomode di un magistrato. Nessuna difesa del magistrato da parte della politica ma solo da parte dei cittadini! Questo non sorprende; la magistratura è stata presentata come il male del paese da anni, anzi a me sorprende moltissimo che, noi cittadini, non siamo stati capaci di "berci" anche questa!

Ho appena scoperto che il video di Marco Travaglio ad AnnoZero che legge la lettera di Licio Gelli è stato rimosso da YouTube, era particolarmente adatto alla situazione...la nostra pseudo democrazia (il significato delle parole ci hanno insegnato che lo si può rendere relativo) sta via via divorando le zone in cui ancora sopravvive... sembra di vivere in prima persona la scena de La Storia Infinita (The Neverending Story) dove il "Nulla" costantemente avanzava a divorare tutto.



Amarezza...

Precariato


cocopro 2
Originally uploaded by antoblu sight
Se il precariato da questi grandi benefici, così come ci viene continuamente ricordato:

- lavoratori più dinamici
- più stimolati
- più reattivi
- più all'erta
- più in sintonia con il mercato
....

ne vien da sé che è anche lo strumento corretto da adottare in parlamento.

(Senatore) Gustavo Selva

Attreverso Mastellatiodio meglio non dimenticare fatti e promesse:



...il fatto era stato ripreso in seguito e Selva aveva dichiarato che per il buon nome di Palazzo Madama si sarebbe dimesso dalla carica di Senatore.
Promessa tutt'ora disattesa!

venerdì 19 ottobre 2007

Bavaglio all'Informazione & Incompetenti...

C'è sempre qualcuno che ci prova...[Punto Informatico]: Internet Tax!

Quello che voglio sottolineare dall'articolo su Punto Informatico è il commento di Paolo De Andreis.

Condivido le sue considerazioni in merito al fatto che molto probabilmente il provvedimento verrà corretto (non oso immaginare cosa accadrebbe altrimenti...) ma quello che sopratutto rende fastidioso e insopportabile è la totale assenza di "responsabilità" di fronte agli atti che si compiono.
[...] In un solo giorno vengono condensati i risultati di fallimenti plateali e costosi, sia in termini economici che di libertà individuali, nati dalla ostinata ignoranza di chi alberga nella stanza dei bottoni, ignoranza almeno riguardo alle cose della rete, volendoci limitare a quelle. [...]

Chi ha avuto la geniale pensata di questo provvedimento? Quali sono i nomi e cognomi delle persone che hanno redatto questo provvedimento? Domani, queste stesse persone, si metteranno a lavorare su un altro provvedimento, magari con gli stessi risultati?

[...] Chi è riuscito a scrivere quegli obbrobri non dovrà ammettere il proprio errore, né sarà chiamato a risponderne. Il Consiglio dei ministri che ha letto e approvato quel testo non verrà certo messo in croce per l'irresponsabilità dimostrata e l'allarme inutilmente causato. Nessuno dirà nulla a quegli esponenti governativi che parlano di riforma eccellente. [...]

Ecco, sono meno pessimista rispetto quest'ultimo commento: i tempi sono maturi e stanno portando dei forti cambiamenti, e quindi non sono così convinto che si andrà avanti ancora per molto con questo mito della mancanza di responsabilità (o di paternità) nei confronti degli atti di cui ognuno si fa promotore.

Anche il Blog di Beppe Grillo ne parla :La legge Levi-Prodi e la fine della Rete, invitando a far sapere la nostra opinione a Ricardo Franco Levi, inviandogli una mail: levi_r@camera.it

giovedì 18 ottobre 2007

Rifiuti e Incenerimento

Ho assistito alla conferenza di Stefano Montanari e Federico Valerio sul problema dei rifiuti e del loro smaltimento.
Dopo la loro esposizione la discussione si è concentrata sulla situazione locale e sulla questione dell'inceneritore di Cà del Bue a Verona.

Riporto per punti sintetizzando, e quindi inevitabilmente risultando troppo approssimativo... ma c'è tutto il materiale in rete per l'approfondimento. L'obiettivo è quello di poter riportare gli elementi fondamentali, giusto da rendere l'idea dell'argomento in breve. Inoltre non ho le competenze per affrontarlo in modo più preciso e non escludo nemmeno, che nonostante la mia buona volontà, ci possa essere qualche "fraintendimento" o "malinteso" in questa materia sicuramente molto tecnica.

Sintesi intervento Dott. Montanari (alcuni video sull'argomento):
  • le particelle di materia inorganica e non biocompatibile più' sono piccole (nanoparticelle) più sono dannose per l'uomo. Arrivano a penetrare fino nel nucleo delle cellule danneggiando la stessa informazione contenuta nel DNA. La cellula non riesce ad attivare il sistema di protezione che prevede la propria eliminazione, pertanto diventa una cellula che fa riprodurre cellule con informazione corrotta.
  • anche alcuni fenomeni naturali hanno come esito quello di produrre particelle micro e nano, ma è soprattutto l'attività dell'uomo che ne produce in quantità maggiore e soprattutto produce quelle di sostanze maggiormente nocive.
  • l'operazione di innalzamento della temperatura, fino a portare a bruciare il materiale, è un'operazione che produce nanoparticelle. Quindi gli inceneritori producono nano e micro particolato, della peggior specie, in quanto contiene miscelato materiale estremamente vario. Non esistono filtri in grado di trattenere questo materiale cosi' piccolo, e poi, come verrebbero a loro volta smaltiti questi filtri?
  • bruciare il materiale non significa eliminarlo, perché come ben si sa, per la legge della conservazione della massa, il materiale viene semplicemente trasformato, quindi in parte si volatilizza e in parte resta come ceneri di residuato della combustione.
  • per poter "incenerire" i rifiuti è necessario impiegare dell'altro materiale che ne raddoppia quasi la quantità.

Sintesi intervento Dott. Valerio:
  • la regola di base è quella di ridurre, riusare e riciclare i rifiuti. L'obiettivo è quello di arrivare ai rifiuti a zero, nel senso che si riesca ad instaurare un circolo virtuoso per cui tutto rientra nel meccanismo per il recupero e riutilizzo del materiale, o in altre parole, non c'è niente che venga prodotto e che terminato l'utilizzo non si sia in grado di trattare opportunamente per essere nuovamente riutilizzato.
  • allo stato delle cose, la strada da percorrere per andare nella direzione dei rifiuti a zero è necessariamente quella della raccolta differenziata. Dati statistici su base mondiale, evidenziano che i migliori risultati di differenziazione, li si hanno con la raccolta porta a porta.
  • l'analisi dei rifiuti mostra che mediamente i rifiuti prodotti dalle abitazioni hanno un certo tipo di composizione tale per cui, la maggior parte si compone di "materiale umido" da cui si può ottenere concime, mentre il restante può essere trattato con batteri aerobici e anaerobici in grado di biostabilizzare il materiale (in cui è presente una percentuale non indifferente di ferro e vetro). Quest'ultima parte è quella che al momento non trova una soluzione palesemente migliore di altre. Tant'è che tra le varie possibilità di ulteriori trattamenti, c'è anche l'ipotesi di stoccare il materiale biostabilizzato, per essere "ritrattato" in futuro quando ci saranno conoscenze e tecnologie migliori.
L'orientamento del comune di Verona, come riportato nel corso dell'intervento del tecnico nominato dal Comune Ing. Cingolini, è quello di impiegare la "parte secca" residuale come combustibile per l'incenerimento al fine di produrre energia.
Energia che altrimenti dovrebbe comunque essere acquistata e che sarebbe prodotta da centrali ad olii pesanti o centrali a carbone, quindi contribuendo comunque alla produzione di inquinamento.

A fronte di questa osservazione le risposte sono state:
  • Montanari: il confronto tra l'inquinamento prodotto dalle centrali a carbone o olii pensanti con l'inquinamento prodotto dall'incenerimento non è paragonabile: l'incenerimento è ben peggiore ed estremamente dannoso per l'uomo.
  • Montanari: il rapporto economico tra costo di incenerimento e ricavi dati dalla produzione di energia è sempre in perdita, quindi non risulta essere mai vantaggioso.
  • Valerio: i costi di gestione di in inceneritore diminuiscono a fronte dell'innalzamento della quantità di materiale trattato. La quantità di "materiale secco" residuale destinato all'incenerimento risulta troppo scarso per ammortizzare gli elevati costi di gestione, quindi per assurdo si andrebbe a ricercare/raccogliere altro materiale da incenerire.
  • Valerio: il "materiale secco" destinato all'incenerimento ha una percentuale non indifferente di vetro e ferro che non producono benefici al fine di produrre energia, quindi risulta evidente che è meglio trattare tali materiali in modo diverso.
  • Valerio: come risultato dell'incenerimento, vi sono delle ceneri residuali che non venendo "bruciate" e quindi devono essere stoccate. Uno buon sistema di trattamento della "parte secca", a fronte di un buon sistema di raccolta differenziata, produce la stessa quantità di materiale biostabilizzato da stoccare, quindi meglio immagazzinare quest'ultimo piuttosto che le ceneri residuali dell'incenerimento.
Per approfondimenti:

venerdì 12 ottobre 2007

Wi-max - procedura assegnazione frequenze

Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha presentato in data 11 ottobre la procedura di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze “WiMax” nella banda 3.4-3.6 GHz (banda 3.5 GHz).

C'è scetticismo e poco entusiamo in rete, stranamente, in quanto è da molto che si attendevano passi in avanti. Ho letto alcune considerazioni e come intuibile lasciano perplessi sulla bontà del bando. Trovate informazioni qui e qui.

Le aspettative che avevo per il wi-max erano che potessi avere una connessione a banda larga pressoché ovunque, in grado di reggere anche la connettività a fronte dello spostamento del dispositivo (come avviene per GSM, GPRS, UMTS) e il tutto ad un costo molto contenuto (significativamente più basso delle attuali tariffe degli operatori mobili).

Questo però significherebbe spazzare via in un sol colpo il mercato della tv digitale terrestre e della telefonia mobile.

Solo a pensare agli interessi che ci stanno dietro, e a quanto riescono ad avere un'influenza politica, posso dedurre che il desiderio resterà solamente un sogno e che il nuovo mercato, quando ci sarà (perché a mio avviso sicuramente ci sarà), avrà assicurato agli attuali titolari di interessi, di aver completato la migrazione per il mantenimento degli interessi nel nuovo mercato, con i soliti svantaggi di costi per tutti noi.

L'utopia che le pubbliche amministrazioni potessero fornire il servizio di connettività ai propri cittadini, come avviene per l'acqua (ah, no, non più neanche quella!), fa capire che il cittadino i suoi interessi deve curarseli da solo.

Nella mia ignoranza poi, non riesco a trovare una spiegazione del perfido meccanismo per cui:
  • lo stato assegnando le concessioni l'uso, di un bene pubblico e redditizio, ad un'azienda privata, si fa pagare a caro prezzo le concessioni, il che implica che l'azienda necessiterà di recuperare i costi dai fruitori del servizio (i cittadini), ammortizzandoli in svariati anni ma procurandosi anche interessi, potenzialmente, notevoli (magari non proporzionati al costo della concessione). Cosa ne fa lo stato dei soldi incassati? Per sua funzione li usa a favore dei cittadini.
ma allora non sarebbe meglio che:
  • lo stato assegnasse le concessioni a prezzi bassi, ma con bandi che abbiano garanzie e vincoli forti, ad esempio stabilendo il costo del servizio da far pagare al fruitore, creando sempre un mercato in concorrenza tra i concessionari. Forse saremmo tutti più contenti e il tutto sarebbe fatto in modo più trasparente.
La scelta della prima soluzione implica una tutela del cittadino alla costituzione di lobby, la seconda non suona così bene per il mercato libero e capitalista. Bah, fatto sta che la scelta di una o dell'altra, alla fine l'interesse che non viene tutelato è quello del cittadino.

lunedì 8 ottobre 2007

Connettività wi-fi globale

Grazie a questa segnalazione, sono venuto a conoscere l'iniziativa per coprire completamente il Regno Unito con il wi-fi. E questo grazie soprattutto al contributo di tutti utenti che metterebbero a disposizione la propria connessione wi-fi, aprendola a tutti.

Il solo pensiero sembra un'utopia, immaginarsi di girare con un telefono, o un qualsiasi altro dispositivo wi-fi, mantenendo la propria connettività alla rete sarebbe una cosa fantastica. Soprattutto perché si riuscirebbe contemporaneamente ad eliminare la necessità dei dispositivi GSM e UMTS... con tutti i loro enormi costi!

Infatti chissà perché tutto ciò va avanti a rilento? Chissà perché non si riesce a trovare una soluzione valida per il wi-max? Che ci siano delle "lobby", tanto combattute (a suo dire) da Bersani, che facciano ostruzionismo? Che il governo badi più ai loro interessi che a quelli del cittadino?

Solo 2 domande/considerazioni:
  • Digitale Terrestre: se tutti i soldi investiti (da Gasparri) nel rimborsare una quota consistente per l'acquisto dei decoder del digitale terrestre fossero stati investiti per l'installazione di access point pubblici? Magari adesso avremmo la connettività globale e anche la televisione digitale!
  • Sono favorevole a mettere a disposizione la mia connessione wi-fi a tutti, ma penso ci sia un ostacolo di tipo giuridico: che succede se dovesse essere utilizzata per compiere azioni illegali? La legge prevede che sia chiamato in causa anche chi fornisce la connessione?
Date anche voi il vostro aiuto alla campagna sulla connettività con fibra ottica.

domenica 7 ottobre 2007

Free Burma

FREE BURMA

Free Burma!

Trovi informazioni sulla campagna qui: http://www.free-burma.org/

Riduzione dei costi della Politica vs Efficacia ed Efficienza

La riduzione dei costi della politica è uno dei temi del giorno, e che trova il favore di tutti i soggetti e schieramenti politici.

Chiaramente trova anche il mio accordo, ma la considerazione più importante e corretta, a mio avviso, è quella che ho sentito durante la diretta dell'incontro Nazionale dell'Italia dei Valori a Vasto, che, per come l'ho recepita dice sostanzialmente così: se si riducesse del 50% il costo del funzionamento e dei servizi della macchina pubblica, ma se la rimanente spesa non venisse comunque recepita come proficua, produttiva, efficace ed efficiente... sarebbe uno sforzo inutile.

Quindi quello che penso è che invece della riduzione dei costi, si dovrebbe parlare di indicatori di efficacia ed efficienza, di indicatori che comunichino quanto costa una struttura amministrativa a fronte di quali benefici offre, indicatori che dicano quanto efficacemente una spesa raggiunge il suo obiettivo e quanto efficientemente è gestito un ufficio, inoltre si dovrebbero pubblicare in modo trasparente i bilanci e le indicazioni di spesa.

Partendo dagli enti locali, dai nostri comuni, quante volte abbiamo avuto la sensazione che i soldi siano stati investiti in progetti, magari anche con finalità meritevoli, ma poco incisivi per l'obiettivo. Quanti investimenti sono andati sperperati per fornire servizi di scarsa utilità o in maniera poco efficace e anche poco efficiente.

Nel privato tutto questo avviene, nel pubblico si è sempre detto, che lavora secondo altri criteri. Sono d'accordo, è corretto il servizio pubblico assicuri dei servizi indispensabili anche quando questi sono in perdita. Ma non è assolutamente vero che non lo si debba fare in modo efficiente.

Americani a Baghdad

Grazie a questo articolo, volevo segnalarvi la visione di questo video.



Come potete vedere su YouTube, questo video ha scatenato diversi commenti e video di risposta.

sabato 6 ottobre 2007

Segnalazioni Video

In questo video Beppe Grillo intervistato parla del v-day:



In questo video Marco Travaglio ad Anno Zero espone i risultati dell'indulto:



In questo video Marco Travaglio ad Anno Zero legge lettera di Licio Gelli:

Acquisto di nuovi Computer & Software

E' una cosa veramente seccante che l'acquisto di un nuovo PC ti vincoli anche ad acquistare il sistema operativo della Microsoft, oltre ad altro software di cui si pagano le licenze ma che se ne potrebbe fare benissimo a meno.

Però qualcosa sembra che stia cambiando, e soprattutto è possibile chiedere il rimborso per quanto acquistato e non desiderato. La cifra non è banale, su un portatile del valore di 599 euro c'è chi è riuscito ad ottenere un rimborso di ben 312 euro!

Leggetevi qui l'articolo che ne parla più approfonditamente.

Vi segnalo inoltre l'ottimo stato di salute del progetto OpenOffice per la realizzazione open source, dei tool Office, ne ha parlato anche Jonathan Schwartz (CEO di sun) nel suo blog.