giovedì 12 luglio 2007

Proposta di legge di iniziativa popolare

Grillo attraverso l'iniziativa V-day presenta una richiesta per una proposta di legge d'iniziativa popolare.

Questo è il video di propaganda:



L'iniziativa mi piace molto è trova il mio appoggio perché:
  1. Si basa solo su 3 punti, chiari, semplici e di fortissimo impatto
  2. Convoglia in un'azione concreta espressioni di malcontento che sono in continuo aumento
  3. E a mio avviso altrettanto importante, agisce all'interno del sistema, seguendo le regole del sistema. E' un segnale di rispetto delle regole; rispetto che purtroppo manca a troppi.
Riporto i 3 punti cardine su cui si basa l'iniziativa.
I tre punti della proposta sono:

1- NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI. No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.

2- DUE LEGISLATURE. No ai parlamentari di professione da 20 e 30 anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.

3- ELEZIONE DIRETTA. No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

Naturalmente, non ci si deve nemmeno illudere che l'iniziativa arrivi a produrre subito i suoi frutti, e chi si muoverà attivamente per dare il proprio appoggio a questa iniziativa deve tenerlo ben presente, onde evitare di passare dal grande entusiasmo iniziale ad un veloce scoramento.

mercoledì 11 luglio 2007

Piero Ricca vs Emilio Fede

Come segnalato sul blog di Beppe Grillo, il sito di Piero Ricca è stato posto sotto sequestro preventivo.

I motivi come ha spiegato in un suo commento sono:
"Sono Piero Ricca.
CARI AMICI, NON POSSO AGGIORNARE IL BLOG. Mi è stato chiuso con atto della procura di Roma, un “sequestro preventivo” notificatomi alle 14,00 di oggi da due agenti della guardia di finanza del “nucleo speciale contro le frodi telematiche”, venuti da Roma. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la famosa contestazione al circolo della stampa. Con il medesimo provedimento hanno cancellato un mio post relativo alla vicenda Fede e i commenti in calce. Non hanno potuto, per motivi tecnici, togliere il video da youtube.
Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro. Intanto posso solo scrivere queste righe in questa sede. Fra poco manderò un comunicato ai siti amici, e vi chiedo fin d’ora di farlo girare.
Con Fede ce la vedremo in tribunale, magari davanti a uno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo datore di lavoro.
E continueremo a criticare lui e i suoi simili sulla pubblica piazza, in nuove manifestazioni di dissenso.
Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici di Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.
Grazie a tutti." A presto, Piero.


E qui riporto un estratto del commento postato da Piero Ricca sul suo blog, prima del definitivo sequestro, dove viene indicato anche il video dell'episodio:
[...]

E mi riservo di querelare a mia volta il signor Fede. Ricordo infatti che la contestazione ebbe come antefatto una mia domanda (sul caso Europa 7 e le frequenze abusivamente occupate da Rete 4), alla quale il direttore del tg4 rispose dandomi dell’ “imbecille”. Per non parlare dello sputo che mi indirizzò nell’androne del circolo della stampa, come testimonia il video reperibile all’indirizzo

http://www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7es

Con il querelante ci confronteremo dunque in tribunale, magari davanti a qualcuno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo adorato datore di lavoro.

[...]

Giustizia per Federico Aldrovandi

Blog Federico Aldrovandi
La giustizia e lo stato di diritto che vorremmo aiutare a costituire in Afghanistan, ha bisogno di essere salvaguardato costantemente in Italia, ogni giorno.

La storia di Federico Aldrovandi l'ho conosciuta attraverso il blog appositamente creato dai suoi genitori e amici, che fortunatamente ha suscitato un grande movimento su internet che si è sviluppato attorno.

Verità e giustizia, perché quello che vorremmo insegnare agli altri non sia solo un esercizio teorico.

Andreotti e il significato della sua sentenza

Grazie al blog di Piero Ricca e in particolare nella sezione video, ho trovato il filmato che riporto di seguito in cui ci sono anche gli interventi del magistrato Gian Carlo Caselli e del giornalista Marco Travaglio.

Naturalmente si possono esprimere giudizi in merito alla sentenza, ma non si può certo interpretare liberamente quello che dice.


mercoledì 4 luglio 2007

Conferenza internazionale sullo stato di diritto e i diritti umani in Afghanistan

Si è conclusa ieri a Roma la conferenza fortemente voluta da D'Alema perchè il problema dell'Afghanistan non è solo Militare e di sicurezza ma è anche quello di dare ai cittadini Afghani le certezze che consentono il progressivo miglioramento delle condizioni di vita del paese.

L'obiettivo è quello della creazione di uno stato di diritto in Afghanistan, e nella conferenza finale D'Alema ha riferito che i nostri tecnici di diritto hanno collaborato con gli Afghani per dare indicazioni su come ottenere questo obiettivo.

Non trovate che sia paradossale il fatto che siano i tecnici italiani che danno indicazioni per la creazione di uno stato di diritto, dove (tralasciando il grave problema dei condannati che ci governano) i problemi della nostra macchina giudiziaria fanno sì, che per noi cittadini, non vi sia certezza nell'applicazione del diritto!
Non scordiamoci inoltre che i nostri rappresentanti al governo e parlamento hanno spesso dipinto i nostri amministratori della giustizia come deviati e di parte, quindi adesso diventare degli insegnanti...

Mi è piaciuta la lettura di
"A un cittadino che non crede nella giustizia" di Gian Carlo Caselli e Livio Pepino.