lunedì 11 giugno 2007

Kiva: per finanziare progetti di sviluppo

Alcuni mesi fa ho letto il libro Il banchiere dei poveri di Muhammad Yunus, a cui è stato assegnato anche il premio Nobel per la pace del 2006.
Nel libro viene presentata la storia della Grameen Bank, di cui Muhammad Yunus è fondatore, e che opera seguendo l'indirizzo delle teorie economiche del suo fondatore, illustrate nel anch'esse nel libro.
Teorie economiche di tipo capitalistico, dove c'è un'attenzione al povero e al bisognoso, ma dove non viene applicato alcun meccanismo di tipo caritatevole. Infatti l'obiettivo perseguito e raggiunto è quello della creazione di un sistema che produca profitto, che sia in attivo, e che quindi sia destinato a perdurare.

Tutto ciò l'ho trovato particolarmente entusiasmante, è stata infatti una felice sorpresa scoprire un'applicazione delle teorie di tipo capitalistico, che aiutino i più poveri a risollevarsi dalla propria situazione; mentre solitamente si trovano applicazioni che provocano l'aumento del divario tra ricchi e poveri.

Una felicità ancor maggiore però, l'ho trovata nel scoprire chi è riuscito a creare su Internet un canale di comunicazione che consenta di mettere direttamente in comunicazione le persone che hanno disponibilità economica, con i bisognosi che hanno intrapreso dei progetti per il miglioramento della propria situazione. Questo canale di comunicazione è KIVA.
Grazie è questo strumento è possibile finanziare (nota bene, che si tratta di prestiti e non di donazioni) dei progetti specifici, seguendone tutto il loro evolversi.

Se sei sensibile a questi temi, ti consiglio anche la lettura di Korogocho di Padre Alex Zanotelli.

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